Facciamo l’amore?

Introduzione

Il percorso di cura per il tumore alla mammella, all’utero e alla prostata comporta sfide significative che vanno oltre l’aspetto fisico, toccando profondamente la sfera emotiva, l’identità e la sessualità dei pazienti.

“Facciamo l’amore?” è un progetto nazionale ideato da La Stella di Daniele Onlus, in collaborazione con esperti del settore, con l’obiettivo primario di ripristinare il benessere psico-sessuale dei pazienti oncologici, aiutandoli ad accettare i cambiamenti del proprio corpo, a ricostruire il desiderio e a riscoprire l’amore per sé stessi e per gli altri.

Questo progetto, realizzato e coordinato dall’Agenzia di comunicazione strategica Crea Italia Connections di Roma, si rivolge specificamente a medici chirurghi specializzati in radiodiagnostica, radioterapia, senologia, chirurgia generale e medicina generale, nonché alle associazioni di pazienti che si occupano di tumori alla mammella, all’utero e alla prostata.

Riconosciamo l’importanza cruciale di un approccio multidisciplinare che coinvolga professionisti sanitari e il supporto delle comunità di pazienti per arontare le delicate tematiche legate alla sessualità e all’intimità dopo la malattia.

La Nascita e la Filosofia del Progetto

Il progetto “Facciamo l’amore?” nasce dalla consapevolezza che la diagnosi e il trattamento di un tumore in organi profondamente legati alla sessualità e all’identità di genere possono generare un senso di tradimento del proprio corpo, perdita di desiderio e allontanamento dalle relazioni aettive. Le parole dei pazienti stessi, come riportato nel progetto, evidenziano una profonda ferita e la sensazione di non riconoscere più il proprio corpo.

La filosofia del progetto si fonda sul principio che le persone colpite da tumore non sono la malattia, ma individui con passioni ed entusiasmo che desiderano una vita di qualità, desiderano ed essere desiderati. L’amore, in un contesto post-oncologico, acquisisce un nuovo significato, trascendendo il mero atto fisico per divenire condivisione di intimità, autenticità, accettazione reciproca e riscoperta del proprio corpo senza pressioni.

Obiettivi del Progetto

  • Sensibilizzare: creare consapevolezza sull’importanza del benessere psico- sessuale nei pazienti oncologici.
  • Educare: fornire strumenti e strategie per accettare il nuovo corpo, ricostruire il desiderio sessuale e coltivare l’amore per sé stessi.
  • Supportare: orire spazi di riflessione e liberazione dalla paura e dallo stigma della malattia.
  • Connettere: creare un’alleanza tra ospedali, associazioni di pazienti e professionisti sanitari per veicolare questo percorso esperienziale.
  • Promuovere un nuovo significato di “fare l’amore”: inteso come intimità, autenticità, accettazione e presenza.

Destinatari del Progetto

Il progetto si articola su due livelli principali di destinatari:

  • Professionisti Sanitari: medici chirurghi con specializzazione in radiodiagnostica, radioterapia, senologia, chirurgia generale e medicina generale. L’obiettivo è fornire loro una formazione specifica e crediti formativi ECM (Educazione Continua in Medicina) per arontare con competenza le tematiche del benessere psico-sessuale dei pazienti oncologici.
  • Pazienti e Associazioni: persone che hanno arontato o stanno arontando un tumore alla mammella, all’utero o alla prostata, e le associazioni che le supportano. L’obiettivo è orire loro un percorso di consapevolezza, accettazione e rinascita attraverso eventi, momenti di riflessione e materiali informativi.

Programmazione delle Attività

Il progetto si svilupperà attraverso diverse fasi e attività a livello nazionale: un evento inaugurale con la presentazione uciale attraverso una conferenza stampa e otto eventi formativi svolti in altrettante città italiane.

  1. Conferenza stampa di presentazione del progetto:

11.00 Conferenza Stampa presso una sede istituzionale a Roma: presentazione uciale del progetto agli organi di stampa, alla comunità scientifica e dell’Associazionismo.

  1. Incontri Nazionali: Eventi itineranti che si terranno in diverse città italiane: Roma- Firenze-Verona-Napoli -Mantova-Reggio Calabria-Milano-Palermo

11.00: Workshop rivolto ai Medici (ECM): Sessione formativa accreditata ECM (7 crediti formativi) dedicata a 100 medici chirurghi specializzati.

Questo workshop fornirà strumenti pratici e aggiornamenti scientifici sul tema del benessere psico-sessuale post-oncologico.

13.00: Coee Break: Momento di networking e scambio tra i partecipanti.

15.00: Talk con le Associazioni: Tavola rotonda e confronto tra rappresentanti delle associazioni di pazienti, esperti e figure istituzionali per condividere esperienze e strategie di supporto.

  • 19.30: Happy Hour (locale “trendy” con musica e networking): Momento conviviale per favorire la socializzazione, allentare lo stigma e celebrare la vita oltre la malattia.

Questi incontri saranno strutturati per coinvolgere sia i professionisti sanitari che i pazienti e le associazioni locali, con format adattati alle specifiche esigenze del territorio. Durante questi eventi, la Dottoressa Antonella Elena Rossi sarà aancata da esperti sul tema e da personaggi noti del giornalismo, della cultura e dell’intrattenimento per amplificare il messaggio e raggiungere un pubblico più vasto.

  1. Materiali Informativi e di Sensibilizzazione

Creazione e diusione di materiali informativi (brochure, video, contenuti web) per sensibilizzare l’opinione pubblica e fornire supporto ai pazienti e ai loro cari.

Perché Sostenere “Facciamo l’amore?”

Sostenere il progetto “Facciamo l’amore?” significa:

  • Investire nel benessere psico-sociale dei pazienti oncologici, contribuendo a migliorare significativamente la loro qualità di vita dopo la malattia.
  • Supportare un’iniziativa innovativa e necessaria che aronta una dimensione spesso trascurata del percorso di cura.
  • Aancare una Onlus seria e con una comprovata esperienza nella realizzazione di progetti di impatto sociale e nella sensibilizzazione dell’opinione pubblica.
  • Associare il proprio brand a valori positivi di inclusione, supporto, benessere e attenzione alla persona.
  • Raggiungere un target specifico e influente di professionisti sanitari e di pazienti e associazioni attive nel settore oncologico.
  • Beneficiare di visibilità e opportunità di comunicazione attraverso i diversi eventi e materiali del progetto.

Conclusione

Il progetto “Facciamo l’amore?” rappresenta un’opportunità concreta per fare la dierenza nella vita delle persone colpite da tumore, orendo un percorso di rinascita emotiva e sessuale. Invitiamo i potenziali sponsor a unirsi a La Stella di Daniele Onlus in questa importante missione, contribuendo a diondere un messaggio di speranza, accettazione e amore.

Insieme, possiamo superare lo stigma della malattia e promuovere un nuovo modo di intendere l’intimità e il benessere dopo il cancro.

Il Corriere | Giornata dell’autismo, momenti blu in supermercati e istituzioni

Il progetto «Dueapriletuttigiorni – ConTatto Blu» mira a sensibilizzare la comunità per sostenere le famiglie con bambini e ragazzi con spettro autistico che si trovano a dover affrontare un senso di impotenza e di forte disagio nelle situazioni di normale quotidianità, come andare in pizzeria, entrare in un negozio o fare la spesa. Testimonial dell’iniziativa sarà la nota conduttrice e giornalista di Rai1, Eleonora Daniele, particolarmente sensibile al tema dell’autismo. «La maggior parte delle persone con disturbi dello spettro autistico presenta purtroppo delle significative difficoltà cognitive, comunicative e relazionali che spesso rendono difficile la vita in totale autonomia, per cui è necessario costruire una progettualità che li accompagni nel mondo del lavoro e nel dopo di noi», afferma.

 

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Il Corriere Nazionale | Al via il progetto “Dueapriletuttigiorni- ConTatto Blu”

Testimonial dell’iniziativa “dueapriletuttigiorni – Contatto Blu”, sarà la nota conduttrice e giornalista di Rai1, Eleonora Daniele, particolarmente sensibile al tema dell’autismo. “La maggior parte delle persone con disturbi dello spettro autistico presenta purtroppo delle significative difficoltà cognitive, comunicative e relazionali che spesso rendono difficile la vita in totale autonomia, per cui è necessario costruire una progettualità che li accompagni nel mondo del lavoro e nel dopo di noi”, afferma Eleonora Daniele. (…)

La campagna “dueapriletuttigiorni – Contatto Blu”, si realizzerà attraverso due step. “Il primo vedrà coinvolta una catena di supermercati, con cui inizierà l’azione di sensibilizzazione, alla quale saranno avanzate tre richieste: abbassare in ogni punto vendita la musica, la luce, la voce, sensibilizzando così il personale e i clienti stessi, per realizzare un momento Blu di accoglienza particolare dei bambini o ragazzi autistici”, aggiunge Laura Rossi, Presidente di La Stella di Daniele Onlus, da sempre impegnata sul campo del Terzo Settore.

Sarà l’Associazione a formare il personale delle strutture e tutte le persone che vorranno partecipare all’iniziativa. Il secondo step prevede la sensibilizzazione di Istituzioni, centri sanitari, associazioni, imprese, commercianti, affinché si crei un ConTatto Blu nelle loro strutture: un percorso fisico e affettivo di accoglienza all’interno di negozi, farmacie, stazioni, aeroporti, con personale sensibile al problema dell’autismo che possa accogliere e sostenere sia il ragazzo disabile sia la sua famiglia. Per esempio in una stazione ferroviaria il personale potrà indicare una zona comfort per stare lontani dal caos in attesa della partenza di un treno facendo sentire il ragazzo/bambino e i genitori accolti e protetti, lo stesso in un centro commerciale dove personale formato adeguatamente potrà assistere una mamma o papà mentre fanno spese o commissioni”: dice Laura Rossi.

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ANSA | Autismo, famiglie sempre più sole nella pandemia

Per cercare di rendere più facile la vita quotidiana di famiglie e malati invece, la Stella di Daniele onlus ha lanciato la campagna nazionale ‘dueapriletuttigiorni-ConTatto Blu’.
L’obiettivo è creare un percorso fisico e affettivo di accoglienza per loro, attraverso l’aiuto di personale formato, in supermercati, stazioni ferroviarie, aeroporti e centri commerciali. (ANSA).

 

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Vanity Fair dueapriletuttigiorni conTatto

Diretta Instagram Vanity Fair  

02.04.2021 ore 17.00 Diretta Instagram Vanity Fair
Eleonora Daniele, Giornalista Rai 1 – Madrina di #dueapriletuttigiorni – ConTatto
Antonella Elena Rossi, Dottoressa in Psicologia Clinica e Psicopedagogista – Direttore Scientifico de La Stella di Daniele Onlus
e la testimonianza personale di Daniela Oioli

Il Messaggero | Autismo e “Contatto blu”, un percorso speciale in aeroporti, stazioni, supermercati

“Contatto blu” in aeroporti, supermercati e stazioni, Al via la campagna di sensibilizzazione “La stella di Daniele” onlus romana che lancia una grande sfida per un’accoglienza affettiva dei ragazzi autistici.

Dai supermercati, alle stazioni ferroviarie, agli aeroporti, ai centri commerciali: l’intento di creare un percorso fisico ed affettivo di accoglienza per i bambini o ragazzi autistici e le loro famiglie guida la campagna nazionale “dueapriletuttigiorni – ConTatto Blu”, lanciata da La Stella di Daniele Onlus, in occasione della Giornata mondiale per la consapevolezza sull’Autismo che si celebra oggi 2 aprile 2021.

(…) Testimonial dell’iniziativa “dueapriletuttigiorni – Contatto Blu”, sarà la nota conduttrice e giornalista di Rai1, Eleonora Daniele, particolarmente sensibile al tema dell’autismo. «La mission del progetto è presentare questi ragazzi alla comunità per quello che sono, con le loro fragilità ma anche con le proprie grandi peculiarità, per poter interagire con loro correttamente – spiega Antonella Elena Rossi, psicopedagogista, direttore scientifico di La Stella di Daniele Onlus – Le persone con spettro autistico sono caratterizzate da una profonda sensibilità, quindi tutto è amplificato ai loro occhi, pertanto alcuni rumori provocano terrore e conseguenti reazioni di protezione.

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QDS | Market, aeroporti, stazioni: tutti pronti a illuminarsi di blu

Dai supermercati, alle stazioni ferroviarie, agli aeroporti, ai centri commerciali: creare un percorso fisico ed affettivo di accoglienza per i bambini o ragazzi autistici e le loro famiglie. È l’obiettivo della campagna nazionale “dueapriletuttigiorni – ConTatto Blu”, lanciata da La Stella di Daniele Onlus, in occasione della Giornata mondiale per la consapevolezza sull’Autismo che si celebra oggi. Si stima che in Italia l’autismo colpisca 1 bambino ogni 77 e il numero appare in progressivo aumento. Il progetto “dueapriletuttigiorni – ConTatto Blu” mira a sensibilizzare la comunità per sostenere le famiglie con bambini e ragazzi con spettro autistico che si trovano a dover affrontare un senso di impotenza e di forte disagio nelle situazioni di normale quotidianità, come andare in pizzeria, entrare in un negozio o fare la spesa.

“La mission del progetto è presentare questi ragazzi alla comunità per quello che sono, con le loro fragilità ma anche con le proprie grandi peculiarità, per poter interagire con loro correttamente – spiega Antonella Elena Rossi, psicopedagogista, direttore scientifico di La Stella di Daniele Onlus – Le persone con spettro autistico sono caratterizzate da una profonda sensibilità, quindi tutto è amplificato ai loro occhi, pertanto alcuni rumori provocano terrore e conseguenti reazioni di protezione. Ma possiamo comprenderle e aiutarle, trasmettendo loro la fiducia verso il mondo circostante; per questo è fondamentale sensibilizzare, informare e formare. Una grande sfida che cambierà l’approccio nei confronti di bambini e ragazzi con spettro autistico, un cammino verso una comunità che li accolga nella loro peculiarità e li accompagni verso una qualità di vita migliore”.

La campagna “dueapriletuttigiorni – Contatto Blu”, si realizzerà attraverso due step.

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The Italian Time | Allarme autismo servono interventi per aiutare bambini e famiglie

Si stima che in Italia l’Autismo colpisca un bambino ogni 77 e il numero è in crescita. Gran parte dei soggetti con disturbi dello spettro autistico (un ” contrattempo” del neuro-sviluppo che coinvolge linguaggio e comunicazione, interazione sociale, interessi ristretti, stereotipati e comportamenti ripetitivi) mostrano, appunto, difficoltà cognitive, comunicative e relazionali che spesso rendono difficile una piena vita autonoma, pertanto bisogna costruire una progettualità che li sostenga nel mondo del lavoro e nella loro crescita post, genitori dice Eleonora Daniele, testimonial dell’iniziativa “dueapriletuttigiorni Contatto Blu”, giornalista di Rail, particolarmente sensibile al tema dell’autismo. E’ necessario presentare questi ragazzi alla comunità per quello che sono, con le loro fragilità ma anche con le proprie grandi peculiarità, per poter interagire con loro correttamente, afferma Antonella Elena Rossi, direttore scientifico di La Stella di “Daniele Onlus”: “le persone con spettro autistico sono caratterizzate da una profonda sensibilità, quindi tutto è amplificato ai loro occhi, pertanto alcuni rumori provocano terrore e conseguenti reazioni di protezione. Ma possiamo comprenderle e aiutarle, trasmettendo loro la fiducia verso il mondo circostante; per questo è fondamentale sensibilizzare, informare e formare”.

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Marie Claire | Due storie di autismo raccontate da una psicopedagogista speciale

“L’incontro con due mamme mi ha fatto scoprire una dimensione spesso dimenticata, anzi equivocata”.

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Il Giornale | Autismo, ecco come i bambini vivono le emozioni

L’autismo è un disturbo dello sviluppo che comporta delle difficoltà comunicative e relazionali. Le cause sono ancora sconosciute e spesso la sua diagnosi risulta difficile da dimostrare. (..)

«Fino agli anni Ottanta si pensava che l’autismo fosse una problematica derivante da questioni di tipo psico-relazionale. Le responsabili erano le famose mamme “frigorifero”, o mamme anaffettive, che non erano in grado di voler abbastanza bene ai loro figli. Adesso si sa che l’autismo è una sindrome di origine genetica che ha forti influenze dal punto di vista delle interazioni ambientali. Attualmente, sono stati scoperti sette geni correlati all’autismo. E sette geni possono creare uno spettro piuttosto vasto di questa malattia. Ma la genetica non è sufficiente: vuol dire cioè che un soggetto può essere predisposto all’autismo, ma non svilupparlo, oppure essere poco predisposto ed esserne affetto», ci chiarisce la Dott.ssa Antonella Elena Rossi, esperta in Psicologia clinica e psicopedagogista.

Le zone del cervello implicate da questo disturbo sono la corteccia cerebrale, il cervelletto e l’amigdala. Sono queste aree che consentono di riconoscere ed esprimere le emozioni, le idee e di instaurare relazioni significative con gli altri. Chi soffre di autismo presenta dei deficit a livello comunicativo che si riscontrano in tutte le fasi dello sviluppo del bambino, anche quando non sa ancora parlare. I bambini autistici, infatti, non sanno padroneggiare il linguaggio corporeo e né tanto meno sanno interpretarlo. Tendono ad eseguire sempre le stesse azioni in maniera rituale. Le loro interazioni con i pari sono limitate o inesistenti.

«I bambini autistici non sono bambini incapsulati, anzi provano tantissime emozioni. Le percepiscono, le elaborano e le gestiscono in modo estremamente differente dalle persone neurotipiche. I loro sensi non funzionano in modo sincronico, ma funzionano ed è l’ambiente circostante che li può aiutare ad armonizzare. La maggior parte delle persone con disturbi dello spettro autistico presenta, purtroppo, delle significative difficoltà cognitive, comunicative e relazionali che spesso rendono difficile la vita in totale autonomia, per cui è necessario costruire una progettualità che li accompagni nel mondo del lavoro e nel “dopo di noi”», afferma la Dott.ssa Antonella Elena Rossi.

 

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